sabato 23 febbraio 2013

UNA MOSCA DISPETTOSA


da  http://compalesy.wordpress.com/2010/08/31/quark-a-lesignana-secondo-episodio/



Si sa che le mosche sono tipe curiose: quando possono mettono le zampette dappertutto, veloci come sono non danno il tempo alle persone di coprire le pietanze che hanno cucinato, che vi si precipitano sopra a succhiarne il sapore.
Ma proprio perché vanno sempre di fretta non stanno a preoccuparsi di pulirsi le zampette dopo che sono state a giocare sulla cacca delle mucche in un prato e arrivano di corsa a ronzare intorno ad una torta messa a freddare dopo la cottura.
Le persone non gradiscono di mangiare fette di torta condite con le impronte di mosche di chissà quali sporcizie. Infatti le persone perbene tengono molto all’igiene e prima di mangiare si lavano le mani e mangiano solo usando posate pulite.

La signora Domitilla era una cuoca sopraffina, per sé e per il marito cucinava pietanze prelibate che facevano arrivare al settimo cielo il palato. Sapeva che le mosche era meglio tenerle alla larga e per riuscirci, prima che iniziassero a ronzare, posizionava delle retine fine alle finestre, chiamate zanzariere, che non consentivano l’accesso agli insetti volanti dai moscerini ai calabroni. Gli odori delle pietanze che cucinava aleggiavano intorno alla casa dopo essere usciti dalle finestre aperte e gli insetti erano attratti da quegli aromi invitanti. Si erano tutti accalcati davanti alle retine, provando più volte ad entrare.
Le più insistenti, manco a farlo apposta, erano proprio le mosche che le escogitavano tutte per forzare l’accesso. Ma ogni volta che ci provavano sbattevano la testa sulla retina senza riuscire a raggiungere alcun apprezzabile risultato.

Una mosca in particolare si era incaponita nell’impresa e più delle altre tentava di entrare. L’avevano soprannominata “dispettosa” per via del suo carattere impertinente che la faceva essere fin troppo insistente.
A furia di ronzare intorno alle finestre e camminando in lungo e in largo sopra le maglie delle retine, alla fine in un angolo nascosto della finestra della cucina, trova un piccolo varco che le consente di passare, stringendo le ali e spingendosi a forza.
Gli altri insetti che si erano stancati di tentare, all’improvviso se la sono trovata dall’altra parte della zanzariera che ronzava felice facendosi beffe di loro e che si gettava più volte sulle pietanze che la signora Domitilla aveva preparato.

L’invidia già serpeggiava tra i suoi simili per il raggiunto risultato, quando però il ronzare esasperato aveva attirato l’attenzione del marito della signora, che, armato di paletta, alla dispettosa mosca le suonò di santa ragione in tutta fretta, non dandole nemmeno il tempo di gustare a pieno il sapore della vittoria effimera che aveva raggiunto.

Alle formiche che nel prato l’hanno raccolta morente per condurla nel loro magazzino di provviste per l’inverno futuro, la dispettosa mosca non ha quasi potuto proferir parola e in un sospiro vi ha lasciato tanta vana gloria.


( da www.fratantestorieedaltreancora.blogspot.com , post pubblicato il 18 settembre 2011 )




Nessun commento:

Posta un commento