mercoledì 13 febbraio 2013

LA BARBA DEL NONNO


da   http://www.repubblica.it/persone/2012/09/23/foto/c_barba_e_barba_al_via_i_campionati_europei-43111863/1/


Una volta un bambino che aveva la fortuna di avere un nonno che la sera prima di andare a letto gli raccontava le favole, scoprì che la barba che questo nonno portava con orgoglio intorno al viso e che gli scendeva lunga sui vestiti, era magica.
Infatti, appena il nonno iniziava a raccontare una storia, ecco che subito dai peli lunghi della barba iniziavano a spuntare i personaggi che lui a parole descriveva.
Facevano capolino in punti diversi : da un lato i buoni, dall’altro i cattivi, e, piano piano scendevano e camminavano davanti lo sguardo stupito del bambino che li guardava dal calduccio del suo lettino.
Il nonno, troppo preso a leggere le parole del libro, non sentiva questi personaggi che camminavano sui suoi vestiti e che arrivavano fin sul letto del nipotino.
Perfino gli oggetti che venivano descritti spuntavano dalla barba e scivolavano fino al letto, ma anche gli scenari in cui erano ambientate le storie venivano fuori da quella barba.
Finché durava il racconto, restavano i personaggi e sottolineavano con i gesti le azioni e i fatti che il nonno descriveva a parole.
Poi come d’incanto, quando la storia stava per finire, i personaggi, gli oggetti e gli scenari che erano comparsi, ad uno ad uno salutavano gentilmente il bambino e tornavano ad arrampicarsi sui vestiti e sulla barba del nonno, fino a scomparire nel folto di essa, giusto in tempo per non esser visti dal nonno stesso che un attimo dopo avrebbe chiuso il libro.
Il nipotino, ancora a bocca aperta, guardava stupito la barba magica del nonno, che, un po’ risentito, pensando che il bambino fosse assorto in pensieri suoi e non lo avesse ascoltato con attenzione, quasi lo rimproverava minacciando che un’altra sera non sarebbe tornato a leggere un’altra storia, ma avrebbe delegato ai genitori questo compito.
Il nipotino, deglutendo appena lo stupore, invece lo pregava di tornare l’indomani perché le storie raccontate da lui assumevano dei contorni più realistici e più coinvolgenti, forse per il tono che la sua barba sapeva fargli assumere.
Il nonno sorrideva, gli dava un bacio e se ne usciva.


(da www.raccontisuipalmidellemani.blogspot.com , post pubblicato il 17 settembre 2011 )

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