giovedì 7 febbraio 2013

L'INVENTORE DEI BUCHI NELL'ACQUA


da  http://www.officinah2o.it/cronaca/buchi-nellacqua/


Un inventore, che proprio non sapeva fare altro che inventare, le provava proprio tutte per riuscire a realizzare l’invenzione che l’avrebbe reso ricco e celebre.
Ma era anche molto pigro e tutti i suoi tentativi si erano concentrati sugli accessori del dormire.
Pensando che se il letto fosse stato comodo, chi vi si distendeva sopra avrebbe dormito meglio e più facilmente, vi aveva fatto alcune piccole modifiche.
Appena ci si sdraiava sopra, questo iniziava a dondolare e cantava una dolce ninna nanna.
Sembrava che tutto filasse liscio e già pregustava di aver finalmente raggiunto i suoi obiettivi, preparandosi a registrare il suo brevetto.
Ma ad un certo punto, il letto, che stava forse troppo comodo, si addormentava e, invece di cullare chi vi stava sopra e cantargli la ninna nanna, si metteva anche a russare, disturbando oltremodo chi avrebbe voluto addormentarsi.
Deluso dal letto, si era concentrato sul cuscino, ritenendo che un buon cuscino avrebbe accolto meglio il capo e ne avrebbe stimolato il desiderio di sognare.
Così aveva dotato il cuscino di un sistema sonoro collegato con i sogni del dormiente: chi sognava avrebbe sentito i suoi sogni con l’effetto stereofonico del sistema dolby sorround, lo stesso che viene usato al cinema.
Sembrava che tutto stesse andando al meglio.
La persona che si era distesa sul letto, dormiva e aveva anche iniziato a sognare.
I suoni uscivano fuori delicati e avvolgevano il dormiente in una sensazione stereofonica tridimensionale.
Però ad un certo punto il ritmo del sogno si faceva più veloce, le voci si susseguivano sempre più forti.
L’inventore avrebbe voluto abbassare il volume, ma si accorgeva con disappunto che si era dimenticato di mettervi la manopola.
Il volume cresceva al punto che il dormiente si svegliava, spaventatissimo: gli sembrava di esserci per davvero nel suo incubo e correva via inseguito dalle voci e dai rumori del sogno che stava facendo, portandosi via il famigerato cuscino.
L’inventore era stanco dei suoi buchi nell’acqua.
Come riuscivano bene a lui, non riuscivano a nessuno.
Alla fine brevettò quelli, peccato che non duravano.



( da www.raccontisuipalmidellemani.blogspot.com, post pubblicato il 17 settembre 2011)

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