domenica 31 marzo 2013

Finché è solo il corpo

da  http://arteesalute.blogosfere.it/2011/12/milano-curiosita-don-giovanni-in-scena-con-veri-piatti-extra-large.html




Finché è solo il corpo a cercare nutrimento, qualunque pietanza si divori con bramosia sembra non riesca mai  a saziare.
Tant’è che appena terminato si ha di nuovo fame.
L’errore è che ci si nutre sempre dello stesso piatto, cercando ogni volta qualcosa di diverso, che non si è capaci di trovare.
Ma se non si è capaci di assaporare e di gustare nutrendo anche il proprio spirito, si tralascia sempre una parte di sé, forse quella più importante, l’unica che nel corso della vita è in grado di crescere, mentre il corpo, raggiunta la maturità fisica, lentamente declina e si consuma.




(da www.ilsoffioumano.blogspot.com , post pubblicato il 21 gennaio 2012)

venerdì 29 marzo 2013

DELITTO IMPERFETTO

da  http://www.ethosassociazione.it/rubr_fatti_e_misfatti_del_giorno.htm




Arrestati due inguaribili chiacchieroni.
Si erano resi responsabili di un delitto:
senza farsi troppo notare,
avevano ammazzato il Tempo!

giovedì 28 marzo 2013

Il denaro, come il sangue,



da  http://www.prosperitycoaching.it/?paged=3


Il denaro, come il sangue,
circola in un ambito.
La pressione che esercita all'interno
è notevole:
finché le pareti tengono,
continua.


Quando fuoriesce
tende a rapprendersi
in poche cose circoscritte
e si raggruma imprigionandovi persino
le persone che vi si fanno coinvolgere
abbagliate dal suo luccichio riflesso.



(da www.landasurreale.blogspot.com , post pubblicato il 25 marzo 2012)

Il presente scritto è parte integrante della raccolta "La Circolarità dell'orizzonte" scritta nel 1989

mercoledì 27 marzo 2013

A DIVENTARE GRANDI


da  http://patalice.style.it/2010/05/17/compleannissimamente-patalice/



Lo sappiamo che stiamo crescendo, anche se poco ogni giorno, che quasi non ce ne rendiamo conto. Se ci guardiamo intorno i mobili li vediamo farsi un pochino più piccoli, mentre i nostri sguardi si alzano.
Abbiamo timore di non sapere ancora chi diventeremo e ci aggrappiamo come Alice, ma non abbiamo boccette contenenti liquidi per rimpicciolirci.
I nostri giocattoli ci fanno compagnia, ma un po’ alla volta si fanno più tristi, perché il nostro giocare inizia a lasciarli da parte.
È così difficile essere nel mezzo e guardare qualcosa che non si conosce.
I nostri genitori fanno presto a parlare, ma sono già più grandi e di quando avevano la nostra età si sono persi i ricordi. Il punto di vista con il quale guardano la nostra ritrosia non li fa essere obiettivi: sono impazienti più del nostro crescere e vorrebbero che noi capissimo tutte le loro parole.
Da poco abbiamo iniziato a scriverle e ancora non ne facciamo nostro il significato, molte di esse ci scivolano addosso incomprensibili, mentre credono cattiva la nostra volontà nel non capirle e nel non praticarle e rimproverano continuamente il movimento goffo dei nostri pensieri ancora piccoli.
Per loro è tutto semplice: ma loro sono già fuori!


(da www.isassoliniintasca.blogspot.com , post pubblicato il 18 settembre 2011)

FORMICHE IN AUTOMOBILE

da  aulascienze.scuola.zanichelli.it



Una intraprendente ditta specializzata nella vendita
di prodotti nel settore della pulizia di autoveicoli,
si è decisamente orientata nel campo ambientale,
proponendo la commercializzazione
di un innovativo prodotto in grado di rimuovere
rapidamente un quantitativo enorme di briciole
da qualsiasi angolo delle tappezzerie dei veicoli.
La sorpresa degli acquirenti si è concretizzata
all'utilizzo pratico del prodotto, infatti
in quel momento si sono resi conto
che si trattava di formiche.
Nonostante l'iniziale sconcerto
l'efficacia si è dimostrata all'altezza delle promesse.
L'unico inconveniente, non espresso sulla confezione
e non dichiarato dagli spot pubblicitari,
e' stato riscontrato nel fatto che gli insetti
si sono appropriati dei veicoli, facendovi la loro tana.
Ma, data la proverbiale pulizia di quel tipo di insetti
e la constatazione che si erano insediati negli angoli più reconditi,
nessuno degli automobilisti ha trovato nulla da ridire.
Almeno fino a quando, per un errore di etichettatura,
non è stata utilizzata una partita di terribili formiche carnivore tropicali.

Il fuggi fuggi che si è verificato ha portato molto scompiglio
in diverse città e metropoli, paralizzando per ore
la consueta circolazione già lenta.



( da www.umorismoperdentiere.blogspot.com , post pubblicato il 30 marzo 2012)

AVETE PER CASO VISTO IL MIO PASSO ?


da  http://www.leiweb.it/benessere/news/2012/tacchi-benessere-piedi-40905907607.shtml#center


Sul limitare dell’interlocuzione, proprio nel bel mezzo  di un tratto pronunciato, soggetto a notevole attraversamento di pedoni, intenti a proseguire su traiettorie singole, solo apparentemente uguali, si era a lungo soffermata una signorina elegante che faceva avanti e indietro sul medesimo segmento immaginario e si guardava continuamente in terra tra i piedi delle gambe, incerta, come se avesse smarrito qualcosa.
Le persone che sopraggiungevano, incuriosite da quel suo comportamento, la guardavano un po’ prima di proseguire, tirati per le braccia dalle loro frette. Alcuni, più liberi da questi gioghi, potevano prestare maggiore attenzione e soffermarsi a loro volta in osservazioni più approfondite.
Tra questi ve n’erano un numero limitato che si sentivano in dovere di prestare anche un’offerta di aiuto, immaginando che quella signorina avesse perduto qualcosa di importante, senza la quale non poteva proseguire il suo cammino.
Alla loro domanda se avesse perduto qualcosa, certo non si aspettavano che rispondesse con un’altra dal tono assai bizzarro.
I loro visi, scolpiti in un sorriso interrogativo dallo stupore, non riuscivano quasi a formulare una risposta sensata, subito si chinavano a guardarsi le gambe, nel timore di aver perso il loro e misuravano con spostamenti dei loro arti inferiori la distanza immaginaria che separava i loro piedi nel continuo camminare, non trovando nulla di adeguato.
Come avessero fatto tutti loro a perdere il loro passo non si è mai capito, però devono averlo ritrovato perché poi non si sono più rivisti in quel punto.


(da www.raccontiasprazzi.blogspot.com , post pubblicato il 23 settembre 2011)

ANCHE I CAVALLI DA TIRO E I BUOI - Even the horses and oxen




Even the horses and oxen
THAT FOR LIFE
HAVE SEEN THE WORLD
  With blinders ...

... THE END
  To the slaughter




(da www.lesformespures.blogspot.com , post published Nov. 18, 2011)

lunedì 25 marzo 2013

E sarà ...nuova vita

da http://www.ecoo.it


Non avere
fretta!
Mai!
Sappilo
la fretta
è degli ingordi.

Dammi
tempo
ti prego
dammi
il tempo
che tanto
t’assilla


lo tempesterò
di ghirlande
lo percuoterò
di carezze
vedrai
lascerà
lievi
brezze
a carezzare
i nostri visi
sorridenti;

ci passerà
davanti
a spianare
la strada
del nostro
dolce cammino;

da http://www.savonanews.it
ci condurrà
per mano
verso
giorni felici
da conquistare
però
come i vestiti
con il sudore
del nostro amore.


Leggero
resterà
nel ricordo
quando
sarà
già passato,
immenso
come
tutto l’amore
che ci avrà
donato;

e sorridendo
morenti
al venir
della notte
presagiremo
contenti
il sorgere
di nuovi
soli
il nascere
di nuovi
amori…

…e sarà
nuova vita.

da  http://newsspazio.blogspot.it/2011/08/due-albe-molto-particolari-riprese.html


(da www.andarperpoesie.blogspot.com , post pubblicato il 19 dicembre 2011)

domenica 24 marzo 2013

PINOCCHIO ALLUNGA

da  http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4095




Pinocchio allunga
le bugie con la stessa velocità
con cui gli cresce il naso.

Si adegua a ciò che lo circonda:
le abitudini insegnano a costituirsi.

Pinocchio non riesce ad essere
bambino è una cosa difficile,
troppo impegnativa in un mondo
intento a reclamizzare prodotti
e a vendersi di continuo.

Il Gatto e la Volpe
si sono mascherati
e cambiano di continuo aspetto:
difficile non esserne ingannati.

Il Grillo ha smesso di parlare:
fiato sprecato.

Gli asini ragliano in comitiva
si sentono più valutati.

Le Fiere sono occasioni per tutti,
a ognuno il suo modo di essere
 purché condizionato.

Mangiafuoco ha vinto su tutto
muove i fili delle persone

la bacchetta della Fata
Turchina
era solo una favola

Geppetto continua il suo lavoro
ma non c'è speranza:

il Legno, da solo, non parla!


(da www.landasurreale.blogspot.com , post pubblicato il 29 febbraio 2012 )


Il presente scritto è parte integrante della raccolta "La Circolarità dell'orizzonte", scritto nel 1989.

venerdì 22 marzo 2013

LA CHIOCCIOLA CON L'OMBRELLO


Si sa che gli animali a volte vorrebbero esprimere una particolare sensibilità d’animo che spesso la loro condizione di vita stretta tra il bisogno di cacciare per nutrirsi e il sopravvivere ai tentativi dei predatori di cacciarli non gli consente.
Le chiocciole poi sono degli animali estremamente delicati: quando camminano lo fanno in silenzio lasciando un’umida scia del loro passaggio.
Amano la pioggia, infatti durante e dopo i temporali escono fuori dalle loro case e camminano felici sul terreno bagnato.

Però può capitare che a qualcuna di loro non piaccia bagnarsi quando cammina per le gocce che le cadono dall’alto.
In particolare una chiocciola che per ripararsi dalle gocce che le cadevano sugli occhi dalle foglie alte sotto le quali si trovava a passare, le venne l’idea di costruirsi un ombrello, un bellissimo ombrellino colorato. Non chiedetemi come fece, dato che non lo so neanche io.
Quando le altre chiocciole la videro ripararsi sotto l’ombrellino colorato che teneva con la bocca, risero e la additarono con disprezzo : non poteva essere una di loro se non si uniformava ai comportamenti e voleva ad ogni costo esprimere una propria personalità.

Si sa che dopo la pioggia le chiocciole escono fuori e camminano sui prati alla ricerca di erba fresca da mangiare.
Lo sanno anche i contadini che dopo i temporali che a volte gli rovinano i raccolti, escono con grandi sacchi a raccogliere chiocciole da fare al sugo o in brodo senza nemmeno fare molta fatica.

I contadini sono ben contenti quando possono faticare meno. Sempre curvi sui campi a zappare e a lavorare la terra per raccolti che ogni tanto sono scarsi o non arrivano.

Un contadino che era uscito dopo il temporale con il suo sacco da riempire, vi aveva già infilato molte chiocciole, quando improvvisamente si imbattè nella chiocciola con l’ombrellino: vi lascio immaginare il suo stupore.

Esiste un detto a proposito del contadino: scarpa grossa e cervello fino.
Spesso i detti dimenticano i sentimenti che provano le persone, limitandosi a etichettarle come fossero bottiglie da tenere dietro le vetrine.

Quel contadino si rese conto di essere davanti ad un animale che esprimeva una propria personalità. Spesso le persone non badano agli animali che hanno davanti, li prendono e se li cucinano come fossero già pietanze buone solo da mangiare.
Quel contadino si commosse di fronte a quella chiocciola così raffinata e a dispetto della sua pancia vuota e del suo stomaco che già borbottava, invece di continuare a raccogliere chiocciole, decise di vuotare il sacco e lasciò liberi tutti quegli animaletti che aveva già catturato.

Le altre chiocciole da quel giorno impararono ad esprimere anche le loro vene artistiche confezionandosi tanti ombrellini colorati.

Se tante volte capitate da quelle parti in un giorno di pioggia in pieno autunno non stupitevi  di trovare tanti colori nel verde dei prati, non sono i fiori, ma gli ombrellini delle chiocciole che vi  passeggiano in mezzo.


(da www.fratantestorieedaltreancora.blogspot.com , post pubblicato il 18 settembre 2011)

(il presente post è stato pubblicato anche in www.sfumatureaprofusione.blogspot.com il 22 dicembre 2012 ,blog curato dall'Artista Anna Maria Tavolario, autrice del disegno)


Sono rimasto molto sorpreso nel guardare la foto sottostante, intitolata "Lady chiocciola con l'ombrello", che sembrava in qualche modo legata al delicato racconto che avevo scritto nel 2005, all'interno della raccolta "Fra' Tante Storie ed Altre ancora". 

Complimenti al fotografo che ha saputo cogliere in pieno tutta la poesia racchiusa nell'attimo infinitesimo di uno scatto.

21/gen/2013  -  Pubblico
Lady chiocciola con l'ombrello

Snail lady with the umbrella

#hqspanimals +HQSP Animals
http://vyacheslav1964.35photo.ru/photo_465840/

Author: Вячеслав Мищенко




I BAMBINI CHE SI STUPISCONO


da  http://aforismifacebook.blogspot.it/2012/11/il-bambino-che-ce-in-te.html



I bambini che si stupiscono quando qualcuno dice loro qualcosa, nel loro lettino rimescolano i pensierini e ci costruiscono sogni che li accompagnano nelle loro passeggiate lungo le notti.
Le loro piccole menti montano i frammenti, come fossero costruzioni e fabbricano nuvole colorate, che ridono di pioggia solletichina, che sale verso il cielo e fa le capriole prima di riscendere in testa alle persone che non si vogliono far asciugare e che scappano a tuffarsi nei prati di erba alta, per nascondersi e non farsi trovare.
A tratti tirano su un piede, per guardare intorno se c’è qualcuno che cammina e, non vedendolo, tirano su una mano piena di dita per toccarlo.
Ma chi passa lì vicino, ha la testa da un’altra parte e inciampa supponendo di aspettare tutt’altro. Non cade, rimbalza su un materasso di gomma che lo fa precipitare in una risata e rotolando si sofferma a riflettere davanti uno specchio che, offeso di essere specchiato da tutti, si volta, lasciando intravedere cosa ci si nasconde dietro.
Il bagliore improvviso di una luce, risveglia una curiosità sopita.
È il giorno e la mamma ha alzato la serranda, risvegliando il suo bambino.


(da www.raccontisuipalmidellemani.blogspot.com , post pubblicato il 17 settembre 2011)

SONO MARE CHE TRACIMA

da http://www.tripadvisor.it



Sono mare che tracima
Con la delicatezza delle sue onde,
In punta di piedi sulla riva,
Quasi si vergognasse di bagnare
Il candore di quella sabbia.

Sono vento che percuote
Il cielo sgombro con il suo soffio,
Quasi vi volesse trovare delle nuvole
Per attutire il rimbombo delle sue domande.

Sono la pioggia che ricade esausta
E si raccoglie, dai mille rivoli
In cui si è dispersa,
In un enorme oceano ricolmo,
Ma che non è capace di trattenere
A lungo il suo stesso essere.

da http://www.arezzometeo.com/



( da www.ilsoffioumano.blogspot.com , post pubblicato il 19 dicembre 2011)

SORRIDENDO

da  http://fenjus.blogspot.it/2011_08_01_archive.html

da  Igor Mitoraj, parco archeologico, Valle dei Templi, Agrigento




Labbra
scolpite

profili
ritagliati
nell’aria

sfidavano
il vento

sorridendo


( da www.andarperpoesie.blogspot.com , post pubblicato il 9 gennaio 2012)

mercoledì 20 marzo 2013

IL PARADISO DEI GIOCATTOLI ROTTI


da  http://logga.me/squilibri2/category/senza-categoria/page/20/



I giocattoli che vengono rotti dai bambini quando si arrabbiano perché non ottengono quello che vogliono, spesso non si possono più aggiustare.
I pezzi che restano a terra sono pericolosi e i genitori li raccolgono per buttarli nei contenitori dei rifiuti.
I bambini dopo cercano i giocattoli e vi vorrebbero continuare a giocare, ma questi non ci sono più.
Le lacrime che scorrono dai loro occhi desidererebbero cancellare il tempo trascorso a romperli.

Ciò che resta dei giocattoli viene raccolto da genitori che non hanno i soldi per comprarne ai loro bambini, mancando del necessario per sopravvivere.
I loro bambini, vestiti di stenti, sorridono felici incontro a questi nuovi giocattoli e se ne prendono cura circondandoli di attenzioni come in un paradiso e nessuno fa caso alle ferite che ne limitano i movimenti.
Il cielo azzurro avvolge di serenità quei bambini laceri e i loro nuovi giocattoli rotti.



(da www.fratantestorieedaltreancora.blogspot.com , post pubblicato il 18 settembre 2011)

LA FORZA DELL'OTTIMISMO

da  http://hurricane_53.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=18292&yy=2011&mm=10&p=4




Aveva perso tutto,
ma fortunatamente
aveva mantenuto, 
perfettamente intatto,
il proprio ottimismo!

Tassa sui respiri

da  http://www.sanraffaele.it/comunicazione/news/11552/al-san-raffaele-montecompatri-si-discute-di-malattie-dell-apparato-respiratorio




Per assicurare il raggiungimento del pareggio di Bilancio entro il giugno del 2012,
è stata istituita una tassa sull'aria, anche con effetto retroattivo.
Si paga in base al numero dei respiri fatti dal momento in cui si è nati,
 a partire dal 1946, anno di nascita della Repubblica.
Per le persone defunte provvedono gli eredi o i discendenti.
Per venire incontro alle richieste della popolazione,
si è stabilito l'importo di un centesimo di Euro a respiro per ognuno.
Sono previste delle agevolazioni, ma solo per i residenti in zone altamente insalubri
e conclamate da accertamenti sanitari eseguiti da Enti pubblici
nel corso di diversi decenni.



da  http://hurricane_53.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=18292&yy=2011&mm=10&p=4



(da www,umorismoperdentiere.blogspot.com , post pubblicato il 3 aprile 2012)



(L'umorismo dal tenore alquanto grottesco, contenuto nello scritto sovrastante, era teso ad evidenziare una tendenza tassista del delicato momento storico vissuto da questa Nazione. Fortunatamente quella eventualità non si è avverata, ma nulla lascia pensare che non possa verificarsi negli anni successivi!)

domenica 17 marzo 2013

ARIA FORZATA


da  http://massimobisotti.it/blog/non-si-rimugina-sugli-errori-non-possiamo-riprenderci-quel-che-abbiamo-sprecato-ma-possiamo-imparare-a-ridere-fino-alle-lacrime-sul-latte-versato-e-disimparare-il-percorso-guidato-di-abitudini-sicur



La sua libertà era nello stare ovunque,
ma era anche la sua prigione,
dato che non poteva
fare a meno di esserci.

Giunsero nello stesso posto dove erano sempre stati,
distinsero un dentro da un fuori e si preoccuparono
di separare bene queste cose.

Lei non capì la sottigliezza di questa differenza,
per secoli si era spostata ovunque, indisturbata;
ora a malapena riusciva ad esprimere i suoi aneliti
di libertà negli spifferi.



Non poteva fuggire,
solo questo permise loro di farla prigioniera.



La divisero in categorie perché le classi facevano bene:
servivano a distinguere ed era bello inasprirle la vita.

La categoria migliore fu perfettamente inserita
attraverso labirintiche tubature.
Costretta a circolare nello stesso ambito
venne tenuta al caldo e curata.
Le diedero sempre nuove essenze per esprimere fragranze diverse,
sempre mille cure e mille attenzioni,
lei, in cambio, quasi divenne amica intima della casa.



L'altra categoria, invece, fu lasciata fuori ad abbruttire,
come tutto il mondo esterno nessuno se ne curava.

Ricevette sempre gli scarti:
delle ciminiere,
delle macchine,
perfino delle persone.

Arrivarono a credere che si fosse inquinata di proposito
per fargli un dispetto, dato che odiava le loro ciminiere,
come del resto più volte aveva ribadito.



Gli antichi si erano imparati a respirarla,
loro ne avevano dimenticato il senso:
respiravano perché costretti,
senza provare alcun piacere nel farlo.


Ogni tanto facevano pulizia:
spazzavano le strade, montavano qualche depuratore,
nutrivano i barboni,
ma solo per non farsi dimenticare,
per far capire che anche loro avevano un cuore,
che erano vivi.

















Alla lunga risultarono più stupidi dei loro antenati:
respiravano male e nemmeno l'aria era la stessa.



(da www.landasurreale.blogspot.com , post pubblicato l'8 gennaio 2012)



Questo scritto è parte integrante della raccolta "Piano di Supremo Attrito", scritto nel 1988.

sabato 16 marzo 2013

Politico raffinato

da  http://storia.camera.it/arte/opera/mario-moretto-aldo-moro-1916-1978



Politico raffinato
la tua onestà di uomo
ti ha spinto a trovare
un compromesso
con i tuoi avversari
nell'interesse di tutti.

Ma nel momento del bisogno
nessuno dei tuoi amici politici
è sceso a compromessi
per salvarti.

Solo con i tuoi carnefici,
hai affidato alle lettere
i tuoi pensieri più umani,
ma nessuno ti ha corrisposto
con la sua umanità.

Sei stato immolato
sull'altare della politica
perché così era stato deciso
dagli uomini biechi da cui eri circondato.

La tua morte
è stata una sconfitta
per tutta l'umanità.


( da B.Mattu - Impronte Edizioni Il Filo - Roma Febbraio 2004 - pag 61)


Poesia dedicata ad Aldo Moro

venerdì 15 marzo 2013

LA PUNTEGGIATURA


da  http://www.italianwebdesign.it/tips-grammaticali-la-punteggiatura/



Un bambino che parla non sa ancora niente delle pause che deve fare nei discorsi e svuota tutto il contenuto di ciò che sente di voler dire, senza preoccuparsi se tutte le parole che tira fuori, e tutte insieme, sommergono chi lo ascolta, fino al punto che non riesce nemmeno più a sentire.
Ancora non ha capito che a volte deve sostare a riprendere fiato e dare il tempo a chi gli sta vicino, di far entrare tutte le parole dette fino a quel momento, ad una ad una, nelle orecchie, altrimenti non ci capisce niente.
Un grande, poi, quando un bambino parla, spesso non lo ascolta nemmeno con il dovuto rispetto, lui si sente grande e pensa che tutto quello che il bambino vuole dire, lui lo sa già ed è quasi inutile che lo stia a sentire.
Ma forse si è dimenticato delle sensazioni che il bambino desidera comunicare: è vero che sono cose che lui ha già vissuto, ma quando? Decine d’anni prima! E crede ancora di ricordarsi tutto?!
Quando al bambino viene spiegata la scrittura, inizia ad imitare le letterine e, piano piano, mettendoci tanta buona volontà, si impara anche a scriverle, montandole anche insieme a costruire parole.
Ma le virgole, i punti e virgola, i punti, i punti esclamativi e i punti interrogativi a cosa servono?
Il carattere alle parole il bambino glielo da mentre le dice e quando le scrive si vede chiaramente che sono scritte da un bambino: con tutte le zampe e le braccia che allungano, il lettore lo abbracciano, lo afferrano saldamente e se lo trascinano di peso fino all’ultima sillaba scritta, esprimendo chiaramente i loro concetti, senza bisogno di prendersi alcuna pausa, né tergiversare in inutili indecisioni.
Il bambino ha fretta di posare la penna e riprendere a correre dietro alla sua fantasia.



(da www.raccontisuipalmidellemani.blogspot.com , post pubblicato il 17 settembre 2011)

sabato 9 marzo 2013

L'AUTORE

da  http://www.crescerecreativamente.org/2011/10/quei-puntini-di-sospensione-in-piu.html




Aveva finito di scrivere. Il punto fermo che aveva apposto al termine del foglio costituiva un solido argine al proseguire incontrollato della storia. Aveva deciso lui di finirla, senza chiedere a nessuno. Aveva fatto bene? Sulle prime non si era posto il quesito. Aveva solo notato una sorta di malcelata insoddisfazione che affiorava dai volti dei personaggi. Anche da quelli secondari. Il maggiordomo, poi, non era per nulla soddisfatto del finale, perché più degli altri si era dovuto far carico di reggerne il peso, anzi l'onta per la colpevolezza che gli era stata attribuita, più per comodità ed abitudine, che per reale disposizione al crimine del personaggio.
Il colore giallo non gli era congeniale, tantomeno il genere di scrittura, ma, pur di sbarcare il lunario si era disposto a scivere, e pure con un certo impegno.
Ma mai si sarebbe aspettato una insubordinazione così repentina. I personaggi si erano ribellati, per quanto mal tratteggiati e con spessori psicologici a dir poco esigui, che qualsiasi lettore avrebbe avuto difficoltà a distinguerli, se non grazie ai diversi nomi, avevano dignità innata e desideravano esprimere al meglio le proprie esistenze.
All'autore non restava che scappare, inseguito lungo tutte le righe del racconto.
I lettori leggendo la storia sui loro smartphone non potevano non stupirsi del fatto che non avesse un punto finale, ma tre esili puntini di sospensione, chiaramente ricavati dalla frantumazione del punto fermo.



(da www.raccontioccasionali.blogspot.com , post pubblicato il 30 settembre 2012)

QUANDO SI DIVENTA GRANDI?

da  http://paolo.sciancalepore.over-blog.it/photo-1583704-g04-L-Isola-di-Apollo--40x65-_jpg.html



Forse quando si smette di sognare e di credere alle favole a lieto fine?
Ma questa sarebbe la risposta di un grande pessimista e non sarebbe obiettiva.
Un grande ottimista, poiché continua a credere nei lieto fine e non riesce a smettere di sognare, né di credere alle favole, probabilmente potrebbe essere indotto a ritenere che non è ancora cresciuto, se prestasse fede alle convinzioni del grande pessimista.
Fortunatamente sa che non è così: nessuno è mai grande, nel senso che nessuno smette di mutare il proprio modo d’essere a seconda delle esperienze che si trova ad avere lungo tutto il corso della sua vita.
Chi si illude di essere grande, è chi ha voluto smettere di sognare e si è rinchiuso in un ambito, più o meno stretto, più o meno soffocante, ritenendo che fosse vantaggioso limitare i propri sforzi cognitivi nei confronti dell’Universo che lo circonda.
Ma a rinchiudersi in un ambito, un essere vivo, che è legato all’ambiente tutto che lo circonda, rischia di recidere dei legami vitali, che alla lunga lo possono portare a generare delle insoddisfazioni interiori e delle frustrazioni, che avranno conseguenze per la qualità e la durata della sua vita.
Nessuno nasce imparato e nessuno è in grado di soddisfare appieno i propri bisogni ed è in grado di reputarsi maturo.
Il mondo è pieno di immaturi convinti della propria maturità basata sull’età.


(da www.ilsoffioumano.blogspot.com , post pubblicato il 2 febbraio 2012)


L'immagine ritrae un bellissimo quadro dipinto dall'artista Paolo Sciancalepore. 
Le sue opere sono visionabili sul blog http://paolo.sciancalepore.over-blog.it

Sono rimasto molto colpito dalla sua espressione artistica che si riallaccia al Surrealismo di Magritte  e allo spazio metafisico di De Chirico.

IL PROGRAMMA SI SOSPESE


da  depositlyrics.com


Il programma si sospese all'improvviso
lasciando in bilico l'incauto
che si era avventurato nel guardarlo.

Interruzione di routine
pubblicitaria.

Una mano si sporse ad asciugargli le labbra
reclamizzando una marca di tovaglioli
lo ripulì dalle briciole dei programmi
che gli erano rimaste impresse nelle retine
incolori degli occhi.


Lui sorrise,
meravigliato di tanta cura,
si sentiva importante,
vezzeggiato.


Lambì solo col pensiero i tasti del telecomando,
rapito vi si ritrovò imprigionato, dentro,
come un tasto rimasto incastrato;

incantato non seppe più voltare
l'immagine lo fissò pietrificandolo.





Al suo posto un altro più ebete si accomodò soddisfatto.



(da www.landasurreale.blogspot.com , post pubblicato l' 11 gennaio 2012)

Il presente scritto è parte integrante della raccolta "Piano di Supremo attrito", scritto nel 1988

revenue authorities

da  http://it.paperblog.com/boom-auch-crash-grr-boing-695098/


IRS: Boom revenue, the agencies have jumped all the doors, now Monti will have to invent another fee for their service!


(fromm www.humordenture.blogspot.com , post published December 5, 2012)

venerdì 8 marzo 2013

SOPRA LA PANCA



da  http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/autore/francesco-martini/page/2



Si siede il bambino, stanco di aspettare in piedi. La capra non si vede più: forse non le va di continuare il gioco.
Aspetta ancora. Nello scorrere del tempo ci si è disteso sopra e guarda in alto.
Il cielo azzurro è un prato tranquillo su cui pascolano in pace le pecorelle, bianche e soffici si spostano lentamente.
Il bambino le conta: “uno, due, tre “e poi “quattro, cinque, sei.”
La sette si è spostata dietro la sei: non si vuole far contare. La otto è andata a fare la pipì. La nove ha spalancato la bocca in un grande sbadiglio: forse ha sonno. La dieci si è stancata di non essere contata e, senza dire niente, si è dissolta.
Le altre si sono allontanate a brucare erba da un’altra parte e non si riescono più a contare.
Il sole, in silenzio, ha sceso diversi gradini e si sta infilando il pigiama per andare a dormire.
E’arrivato un gatto. Ma si è fatto tardi: il bambino deve tornare a casa.
Si alza dalla panca e si allontana.



da  http://scuole.provincia.so.it/icgrosio/arcobaleno0506/g_0506_e_scioglilingua.htm





( da www.fratantestorieedaltreancora.blogspot.com , post pubblicato il 18 settembre 2011)