Sabbia
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che giaci da secoli riversa
carezzata dalle onde di vento,
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ti sento respirare
mentre ti cammino sopra
ed annaspo tra le tue dune,
esausto della sete e del sole
che mi propini e dei miraggi;
so che mi conti i passi
e che muovendoti su te stessa me li cancelli,
davanti e dietro il mio cammino
e ti diverti
a rendermi improbabile l’uscita,
a imprigionarmi in un destino.
( da www.andarperpoesie.blogspot.com , Post pubblicato il 6 novembre 2011)
(Solo chi ha conosciuto il deserto può capire la profondità che si cela tra i suoi granelli.
Non è necessario arrivare fino al deserto per ascoltarne il suono,
la solitudine può rivelarsi un deserto ben più esteso del Sahara.)
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