sabato 26 gennaio 2013

GIROGIROTONDO ... E TUTTIGIU'PERTERRA !!!




Un tempo esisteva un tavolo ...
(per carità! Nulla di speciale: è che bisognava iniziare in qualche modo!)
intorno a questo tavolo c'erano delle sedie, delle normalissime sedie di legno, verniciate di nero e con il sedile di stoffa a righe bianche e rosse, sotto la stoffa erano poste delle molle che la tenevano tesa in modo da rendere comodo il sedervisi sopra.
Quelle sedie erano state molto intorno a quel tavolo, molte persone vi si erano sedute e ci si erano trovate comode. La padrona di casa era contenta: gli ospiti si erano sempre intrattenuti volentieri a parlare e a mangiare nella sua casa, intorno a quel tavolo.
Ma le sedie non ne potevano più di far accomodare le persone: tutte le volte la stessa storia.
Le persone più disparate arrivavano, si sedevano e non stavano mai ferme: una volta accavallavano le gambe, un'altra si giravano su un fianco, poi si alzavano e si rimettevano sedute più e più volte. Le sedie erano stanche, le molle di ferro non facevano altro che cigolare, la stoffa iniziava a scucirsi e tutte loro iniziavano a sentire gli acciacchi per i troppi ospiti.
Dopo aver parlato a lungo tra loro, chiedendo consiglio al tavolo, alle poltrone e agli altri mobili, un bel giorno decisero che non avrebbero più lasciato sedere le persone.
Quella sera stessa la padrona aveva ospiti importanti a cena.
Arrivarono all'ora stabilita. Come entrarono si avvicinarono al tavolo già imbandito. La padrona fece cenno di accomodarsi e loro lo fecero. Ma dopo poco il primo ospite scomparve improvvisamente sotto la tavola con un gran tonfo. La padrona di casa, credendo si trattasse di uno scherzo dell'ospite, non diede importanza all'episodio, ma subito si ricredette quando vide l'espressione dolorante del malcapitato. Precipitatasi presso di lui, non fece in tempo ad aiutarlo a risedersi che un altro, dall'altra parte del tavolo subì la stessa sorte. Mentre andava dal secondo malcapitato, un terzo ospite, suo malgrado, seguiva l'esempio dei primi due, e poi un quarto, un quinto, ecc...
Alla fine la tavola era ancora apparecchiata, le pietanze, prima fumanti ed invitanti, ora guardavano con freddezza i commensali, infastidite per non essere state ancora mangiate, ma i commensali, compresa la padrona di casa, erano caduti tutti ancora e più volte senza che ci fosse verso che qualcuno riuscisse a stare seduto sopra almeno una di quelle dispettosissime sedie. Aveva fatto più giri intorno al tavolo sperando che fosse solo una questione di antipatia, magari cambiando persona ogni sedia avrebbe smesso di far cadere chi vi si sedeva sopra, e invece niente da fare.

Sembrava giocassero a Girogirotondo
e alla fine andavano sempre tuttigiùper terra !!!!


(da www.affabulatorio.blogspot.com , post pubblicato il 12 ottobre 2011 )



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