mercoledì 6 marzo 2013

CHI SEI ?


da  http://viaggi.repubblica.it/multimedia/tokyonbspuna-metropoli-al-centro-del-mondo/1534730/1/1


La vita frenetica vissuta ai ritmi odierni conduce sovente le persone a dimenticare le cose fondamentali del proprio vivere e indirizza le loro esistenze ad appiattirsi sulla ripetizione degli stessi gesti secondo orari standardizzati ed abitudini reiterate.
Spesso in tutto questo ci si dimentica di sentire il proprio animo e ci si limita ad essere il lavoro che si fa o la vita che si conduce, rinunciando a capire il senso profondo del proprio esistere.
Tempo fa, quando le macchine non avevano ancora preso il sopravvento sulle persone ed ancora in molti camminavano a piedi, vi era una maggiore facilità nell’incontrarsi, ed a volte, anche nel parlare, trovando piacevole il discorrere senza che nessuno avesse da ridire.
In quel tempo a volte ci si poteva imbattere in uno strano tipo che si fermava apposta nei punti di maggior transito col suo strano abbigliamento ed all’improvviso apostrofava le persone che gli passavano davanti con la stessa domanda formulata quasi a bruciapelo sulle facce di queste.
Molti non arrivavano a capire a chi era rivolta quella domanda improvvisa e, pensando di essere capitati nel bel mezzo di un dialogo tra altre persone, proseguivano senza nemmeno rispondere.
Alcuni avevano il dubbio di essere i destinatari di quel bizzarro quesito, ma, un po’ per la distrazione dei pensieri che avevano per la testa, un po’ perché non sapevano cosa rispondere, sorridevano in segno di saluto e, senza proferir parola, proseguivano senza fermarsi la loro strada.
In pochi si accorgevano di essere interrogati e farfugliavano una qualche risposta costituita da una somma di parole, però lungi dall’essere soddisfacente.
Uno, invece, rispondeva quasi come se la risposta l’aveva preparata da tempo e aspettava che qualcuno gliela chiedesse: “Non lo so, ma sto girando per scoprirlo. Può darsi che prima o poi lo scopro. Come mai me lo chiedi?”
E l’altro , per nulla sorpreso dalla risposta, rispondeva: “ Mi sono fermato a riprendere fiato, perché è un cammino tortuoso, ma sono pronto a proseguire!”.


(da www.raccontiasprazzi.blogspot.com , post pubblicato il 23 settembre 2011)

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