mercoledì 22 maggio 2013

Ambientalismo spinto


Aveva sempre avuto
un forte istinto
ambientalista,
fin da piccolo
quando giocava
e si rotolava
spesso sui prati,
portando in casa
brani di quei rotolamenti,
 foglie e animali piccolini
indosso.
Nonostante le sgridate
di sua madre
e i rimproveri 
di suo padre,
il suo animo
cresceva
troppo a ridosso
delle essenze
che aveva intorno.

Quello che non si aspettava
era il successivo
mutare 
della sua fisionomia.

Qualcuno
glielo aveva predetto:
"Ad essere troppo
differenti,
tra l'aspetto
e l'animo,
prima o poi
può accadere
un rimescolamento,
non sempre voluto!"

Adesso,
quando si trova a girare
per la città,
da adulto,
non può fare a meno
di ripensare a quelle parole,
mentre tutti lo notano
per il suo atteggiamento
e vorrebbe andare 
qualche volta
da un barbiere,
entrare in un negozio
di abbigliamento,
per rinnovarsi il guardaroba
e invece
gli tocca rivolgersi
al giardiniere
per farsi tosare
di dosso
i fili d'erba
quando
si fanno troppo lunghi
e pungenti.



(Un ringraziamento all'autore di questa foto per l'espressività sottesa e l'inventiva riassunta abilmente in una situazione paradossale. Lo straniamento prodotto suscita inevitabilmente delle sensazioni chiaramente surreali e ironiche, inducendo alla riflessione sulla moderna società, troppo spesso appiattita sulla ripetizione ossessiva delle abitudini quotidiane e sovente vane.
La perplessità che si legge nel volto della donna seduta accanto riassume in modo egregio il comune comportamento di notare la diversità dal Sè, tipica dell'atteggiamento sociale umano, inevitabilmente abituato all'abitudinarietà dello scorrere placido di ritmi privi di discontinuità)

 

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